Perchè scegliere Berlino come meta di viaggio
A Berlino io (dico la nuda e cruda verità) non ci son mai voluta andare. Sebbene abbia da sempre avuto un debole per il pezzo della triste storia che l'ha vista protagonista, non mi sono mai azzardata a raggiungerla...fino ad una settimana fa quando, per chissà quale motivo, mi son ritrovata al suo cospetto. E già alla fine del primo giorno di permanenza, con gli occhi a cuore, mi son chiesta: ma perchè non ci sono venuta prima?!
Negli anni avrei voluto leggere "dieci motivi per andare a Berlino" o qualcosa del genere, cercavo proprio qualcuno che mi motivasse, qualcuno che con la sua esperienza mi facesse cambiare idea su questa città, mi spronasse, mi desse una o più valide ragioni per abbattere i pregiudizi, per non ascoltare chi mi diceva "non è poi chissà che, è una città triste, grigia, non ne vale la pena". Non avendo trovato nulla, ho deciso su due piedi di rischiare e andare a vedere di persona e, ora che son appena rientrata, ve li do io mille mila motivi per scegliere la città di Berlino come meta del vostro prossimo viaggio!
Ponte Oberbaum
Berlino non è grigia, sfatiamo il primo luogo comune. E' una città che ha i suoi palazzoni come tutte le metropoli del mondo ma che per ogni palazzone costruito ha piantato una miriade di alberi. E' infatti una città così verde che sembra pure impossibile pensarlo! Ogni piazza, ogni viale, ogni angolo nascosto, ogni viuzza dispersa, ogni slargo ha una quantità di alberi verdeggianti, aiuole curate e tulipani colorati che in confronto il parco della Reggia di Versailles è niente. Se poi ci aggiungiamo i balconi, le finestre e i tavolini dei ristoranti arriviamo a toccare l'inverosimile. Senza ovviamente contare i numerosi parchi che regalano ossigeno puro all'intera città, tra tutti l'immenso Tiergarten, il polmone verde per eccellenza. Io sono rimasta affascinata da questo aspetto tanto che sono stata quattro giorni cantilenando inspiegabilmente il nome del lungo e prestigioso viale alberato Unter den Linden (letteralmente "sotto i tigli") che ho percorso svariate volte con il naso all'insù.
Unter Der Linden
Se non è grigia, Berlino non è nemmeno una città triste. La sua storia non è felice è vero, ma è una città che si è tirata su dal baratro, nel quale è finita diverse volte, in maniera dignitosa e ha fatto della sua apparente tristezza il suo punto di forza. Tra i grandi palazzi, gli innumerevoli ponti (a Berlino passa il fiume Sprea) e gli infiniti alberi si fanno strada giganteschi graffiti colorati e locali all'ultimo grido; nelle piazze spuntano come fiori ordinati mercatini di caramelle, di wurstel grigliati e di birra leggera con musica, profumi e visi provenienti da tutte le parti del mondo; nei quartieri più pittoreschi matrimoni a bizzeffe, ristoranti colorati e un muro non più triste ma pieno di vita, di felicità. E poi mille mila persone vanno e vengono da una parte all'altra della città: viaggiatori, residenti, curiosi, personaggi alternativi, occhi blu ed un senso di libertà che rapisce.
I Murales di Kreuzberg
Berlino non è solo Hitler, nazismo ed un freddo muro. Per gli appassionati di storia, di arte e di cultura è la città perfetta perchè con i suoi più di sessanta musei e gallerie d'arte copre una storia lunga millenni, oltre agli ottocento anni di storia berlinese. C'è di tutto e di più, dagli Egizi ad oggi per intenderci, la maggior parte concentrato in particolar modo nell'Isola dei Musei, il celebre complesso architettonico e culturale unico al mondo! E' chiaro che Berlino è la città più ferrata sui fatti della Seconda Guerra Mondiale per ovvi motivi, quindi per tutti gli appassionati di questo periodo storico ci sarà l'imbarazzo della scelta. Così come si leccheranno i baffi gli appassionati d'arte: si passa dalle colonne corinzie dell'antica Grecia ai graffiti in tempo zero. Berlino è per tutti i gusti (storici, artistici, culturali) e, soprattutto, di musei & C. ce ne sono per tutte le età.
La cupola del Duomo
Berlino è colore. In tanti Vi hanno sempre detto che "è grigia, triste, dalla storia pesante" eppure, oltre ad essere verdissima e super indaffarata ad essere una metropoli giovanile alla moda, Berlino è pure colorata! Oltre ai grandi murales che abbelliscono case e palazzi nell'alternativo quartiere di Kreuzberg, c'è l'Est Side Gallery (il pezzo di muro lungo 1.3 km dato in mano agli street-artist di tutto il mondo) che colora l'anima della città, ci sono le stazioni della U-Bahn (la metropolitana) dalle mattonelline vivaci, ci sono i tulipani rossi, gialli e rosa in ogni aiuola, una miriade di orsacchiotti (l'orso è il simbolo di Berlino) di plastica e variopinti ad ogni angolo e le colorate Trabant (auto d'epoca simbolo delle Germania dell'Est) che sfrecciano, per modo di dire, da una parte all'altra della città. Berlino è talmente creativa che ha colorato di un rosa e di un celeste brillanti il sistema di tubature che la attraversa in lungo e in largo, progettato per drenare l'acqua e pareggiare la falda acquifera sulla quale sorge.
East Side Gallery
A chi ha letto o sentito parlare del libro "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" e che è convinto che la città sia ancora persa nei trip tipici della Berlino degli anni '70 voglio dire quattro cose. Uno: spacciatori, droga, postacci e drogati esistono in ogni parte del mondo. Due: basta semplicemente non avventurarsi nei quartieri considerati pericolosi. Tre: no, Berlino non è persa nel degrado totale degli anni '70, potete quindi andare senza problemi. Quattro: la celebre stazione dello Zoo è pulita, c'è solo un gigantesco McDonald's con tante biciclette, non ci trovate nè Christiane F. nè il resto della compagnia!
Berlino, contro ogni aspettativa, è una città economica dove, con poche centinaia di euro, si può trascorrere una modesta vacanza senza però farsi mancare nulla. Soprattutto i litri di birra e i quintali di patate che allietano le lunghe scorribande da un capo all'altro della città. Credetemi se vi dico che ho mangiato, tra l'altro in un bel ristorante, una porzione abbondante di goulash alla modica cifra di 6 euro!
Il Muro e l'Orso, simbolo della città
Berlino è la patria di una società multietnica, multirazziale e interculturale. Scordatevi il popolo di vatussi biondi dagli occhi blu del più classico dei luoghi comuni, a Berlino troverete il mondo, tutto per intero. Ho avuto modo di restare incantata davanti a visi stranieri dai tratti somatici di mille paesi che parlavano fluentemente tedesco, di stupirmi per le strade e per i locali dove ho visto la bellezza della diversità e di essere una fugace testimone di una nazione che ha capito il significato della parola integrazione già da tempo (sebbene poi nell'ultimo anno si sia rotta e abbia deciso di chiudere le frontiere, ma questo è un altro discorso). Capiterete sicuramente nel quartiere dei murales, Kreuzberg, e soprattutto lì vi renderete conto di come a Berlino convivano messicani, indiani e turchi così pacificamente che nemmeno voi con i vostri vicini di casa italiani! Berlino è il melting pot per eccellenza.
I moderni palazzi in Postdamer Platz
Berlino è una grande metropoli sì, ma pulita, ordinata e incredibilmente precisa, dal rigore armonioso, nella quale si amalgamano passato, presente e futuro. Una città che merita di essere visitata con calma, che si fa scoprire timidamente, senza fretta. Una capitale vivace, libera, giovanile, alla moda e interessante sotto tutti i punti di vista. Una città amabile che lascia un sapore dalle noti dolci una volta decollati. Una vecchia e dolce signora che si è rifatta il trucco ed è tornata a splendere nonostante gli eventi nefasti che l'hanno più volte scalfita. Vale una, due, tre visite, vale un intero viaggio perchè Berlino è una città dalla bellezza che colpisce l'anima, prima ancora di colpire gli occhi.
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Nel quartiere di Kreuzberg
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