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Cosa fare a Bratislava in un weekend

Se prima fungeva da trafficato crocevia per Vienna per migliaia di turisti, Bratislava, capitale della Slovacchia dal 1993 , negli ultimi tempi è diventata anche essa una meta ambita da visitare ed ammirare tanto quanto la vicina città imperiale, dalla quale dista una sessantina di chilometri (un’ora netta di treno, tradotto: Euro 14,00 A/R).

Le casette ordinate, le viuzze pulite, il castello bianco che la tiene d’occhio, le simpatiche statue che sbucano da ogni dove, il tradizionale formaggio fresco di pecora che riempie ogni piatto, viste sterminate su tetti rossi a spiovente, il bel Danubio blu che la attraversa la rendono una cittadina da visitare assolutamente, vibrante, piena, viva.

La sua storia è così intricata che la bellezza che ne deriva è incredibilmente affascinante.

Vista sul Novy Most e Ufo Tower dal Castello di BratislavaVista sul Novy Most e Ufo Tower dal Castello di Bratislava

I primi insediamenti umani risalgono al Neolitico, poi si intrecciano domini Romani, Slavi, Ungheresi fino alla sottomissione alla dinastia degli Asburgo durata quasi quattrocento anni. La cortina di ferro del comunismo l’ha stretta in una morsa fino al 1989 quando una rivoluzione pacifica ha visto la nascita della Repubblica Cecoslovacchia, divisa poi nel 1993. Popoli, culture ed epoche storiche fra loro totalmente differenti ma che si sposano alla perfezione nelle usanze, nelle architetture, nelle tradizioni della città mitteleuropea e nello stile di vita.

Ma cosa fare a Bratislava in un weekend?

Meta ambita di ogni città è il posto più alto dal quale godere di una vista a trecentosessanta gradi del luogo che mi ospita ed è da qui che inizio solitamente la mia visita, anche quando il sole è già a letto.

L'interno del Castello di BratislavaL'interno del Castello di Bratislava

Per me trovare un cucuzzolo è fondamentale, a parte per la fotografia, trovo che l’immensità a prima vista allarmante della città, dall’alto incuta meno timore e, soprattutto, nello skyline è presto riassunta l’essenza della città stessa. A Bratislava ci sono diversi punti dai quali godere di viste spettacolari: la Ufo Tower, il Castello e la torre della Porta di San Michele.

La Ufo Tower si innalza longilinea diagonalmente sul ponte nuovo (Novỳ Most) e per la modica cifra di otto euro mi porta su, quando la notte è già arrivata, per novantacinque metri con un ascensore velocissimo. La piattaforma che mi accoglie è piccola (ospita un lussuoso bar ristorante di tendenza dove un Ufopolitan è quello che serve per riscaldarmi!) e lo sguardo spazia per cento chilometri fra luci di mille colori. Anche arrivandoci al buio, Bratislava introduce chiaramente quello che vedrò alla luce del sole: il bel Danubio blu, il Castello testimone di un burrascoso (glorioso?) passato, palazzi ultra moderni che vanno a braccetto con costruzioni neoclassiche, poco traffico e timidi turisti.

Il sole bacia presto la città quindi il mio consiglio è di svegliarsi con esso poichè alle quattro del pomeriggio già tramonta (e che tramonti wow sul fiume dal Novy Most!!!)! Il cuore di Brat è piccolo ed è visitabile a piedi anche in un solo giorno.

Gli scorci sotto il Castello di BratislavaGli scorci sotto il Castello di Bratislava

E la mattina la prima tappa è, ovviamente, il Castello (Bratislavský Hrad) che svetta su di una collina sopra il Danubio e sovrasta la città dal X secolo.

Dopo l'abbondante colazione nell’originale Kava Bar la scalata verso il Castello è più ragionevole. Il suo colore candido (in seguito all’opera di rifacimento del 2008) lo fa apparire ancor più maestoso e spicca sulla città. Monumento storico nazionale, con le sue quattro torri angolari è il simbolo di Brat e appare sulle monete da 10, 20 e 50 centesimi di Euro. Il panorama di cui si gode spazia dai tetti rossi delle vecchie case del centro storico ai tristi e grigi palazzoni del periodo comunista. Al suo interno ospita il Museo Nazionale Slovacco (chiuso il lunedì) e, alla modica cifra di dieci euro, entro, attraverso le romantiche scalinate bianco-oro prima e i ripidi scalini di legno dopo, per raggiungere una delle quattro torri dalla quale mi perdo nelle viste sconfinate tutt'intorno Bratislava.

Il Museo, la verità che si dica, non è granchè, è spoglio e vuoto (il Castello è stato bruciato e finito di ricostruire a metà nel '900) ma vale comunque la pena entrare per salire sulla torre!

Il Castello di Bratislava dallo Stary MostIl Castello di Bratislava dallo Stary Most

Una volta uscita, sosto brevemente nel giardino per poi ritrovarmi in un dedalo di viuzze strette ma graziose che attorniano il Castello, che già dalla mattina profumano di zuppe e sughi. Fortunatamente è ora di pranzo, quindi un po' per caso, mi fiondo dentro un ristorantino che scoprirò essere oltre che costruito nella roccia, avere un menù dai piatti abbondanti e succulenti: è il Modrà Hviezda e questo te lo devi assolutamente segnare!

Certamente lontano dalla maestosità del vicino viennese, lo Starè Mesto (città vecchia), per gli abitanti Korzo, è un concentrato di musei, eleganti palazzi, chiese sei-settecentesche, colori tenui e decorazioni rococò, statue in bronzo divertenti e pittoreschi locali incastonati negli antichi cortili. L’atmosfera che si respira è suggestiva, l’intero centro storico sembra emanare calore casereccio. Il turismo di massa qui non è presente, quindi si può godere di una visita tranquilla che permette di apprezzare meglio ogni angolo che altrimenti, sono sicura, ci sfuggirebbe.

Tra le due piazze più importanti, Hlavne namestie (piazza principale) e la Hviezdoslavovo namestie (nella quale gli alberi padroneggiano) si ergono fiere grandi e ricche architetture: il Teatro Nazionale Slovacco, il Letný arcibiskupský palácil che ospita la sede del Governo, il Museo Municipale, il Museo della Produzione del Vino, il Palazzo Primaziale, il Palazzo Mirbach, i palazzi dei nobili ungheresi diventati musei: di Grassalkovich (sede del Presidente della Slovacchia), dei Kutscherfeld, dei Jesenak, dei de Paoli e dei Zichy; lo Stará radnica, l’antico municipio, la Cattedrale di San Martino (Katedrála svätého Martina) la barocca Chiesa della Trinità (Kostol trinitáro). Una menzione speciale per l’antica farmacia Lekáreň u Salvátora, proprio sotto la cattedrale, il cui edificio neo-rinascimentale, che sia giorno o che sia notte, è un po' inquietante.

Gli scorci dietro la Cattedrale di San MartinoGli scorci dietro la Cattedrale di San Martino

La Porta di San Michele (Michalská brána), l'unica fortificazione rimasta intatta, fa da crocevia fra il centro storico e il centro moderno e attraversandola (in silenzio perchè secondo la leggenda altrimenti si muore entro un anno e un giorno) sembra davvero di attraversare i secoli. Sulla sua torre si può salire: cinque euro e si può visitare il piccolo Museo delle Armi per arrivare fin su nella terrazza panoramica che si butta sui tetti del centro storico. Lo stesso biglietto vale anche per la visita al Museum Farmacie proprio sulla sinistra della Porta, che ripercorre la storia della farmacia (dal soffitto affrescato) che a Bratislava risale al XIV secolo, carino se solo le anziane e scorbutiche signore raccontassero qualcosa.

La torre della Porta di San MicheleLa torre della Porta di San Michele

Mi butto nel cuore commerciale di Bratislava (Novè Mesto), non prima di aver preso un paio di bretzel da Praclik, proprio davanti alla Porta di San Michele; il Nove Mesto è ben animato e la via principale Obchodná è un trionfo di attività commerciali di ogni genere, dalle grandi catene di abbigliamento ai night club, dai bei ristoranti (c’è pure il Casinò) ai piccoli fast food locali.

Ciò che però più contraddistingue la bella cittadina sono le statue di bronzo davvero originali, oltre alle classiche sculture storiche, posizionate qua e là dal 1996 con lo scopo di rianimare la città dopo la malinconica era comunista. Incontriamo nella via più importante del centro, la Panska, mentre tranquillo si affaccia da un tombino il Guardone che si chiama Čumil, all’angolo opposto troviamo il simpatico Schöne Náci che saluta sorridente con mezzo inchino i passanti. Sulla Hlavne Namestie appoggiato su una panchina un soldato napoleonico pazienta mentre i turisti si scattano una foto con lui. E poi ancora Hans Christian Andersen, il Paparazzo, la Guardia, le donne sedute sulla cassetta postale che scrutano l’infinito, anche i tanti trapezisti e giocolieri al centro commerciale Eurovea. Insomma di certo non ci si annoia!

La Chiesa Blu di BratislavaLa Chiesa Blu di Bratislava

Leggermente fuori dal centro storico sorge un fantastico edificio. Fantastico nel senso letterale del termine perché pare uscito da una favola. Per la precisione dalla storiella di Hansel&Gretel. Se la strega non fosse stata strega, sicuramente a fianco alla sua invitante casetta fatta di marzapane avrebbe avuto la Chiesa di Santa Elisabetta (Modry Kostel), meglio conosciuta come Chiesa Blu. Opera appartenente all’Art Nouveau del secessionismo ungherese, ha linee morbide come fosse veramente di pan di zucchero e le decorazioni in maiolica brillanti con i mosaici colorati la rendono ancor più interessante. Da non perdere, io della sua stranezza mi sono innamorata!

Cammina che ti cammina, in una manciata di minuti dal centro storico, vengo travolta dalla bellezza sconfinata del Danubio attraversato da diversi ponti, con apposita parte pedonale. Le cartoline della città mi si presentano davanti agli occhi e sulle sue sponde troverai il modo più originale per raggiungere Vienna: in traghetto. La traversata, disponibile ogni giorno dura poco più di un’ora, un po' come il treno con la sola differenza che, durante il tragitto, la vista sarà tutta un'altra cosa: tra le altre, il castello di Devin, arroccato fuori città a picco sul Danubio, ti stupirà. 

Nel caso perdessi il traghetto, ti aspetta una bellissima passeggiata sul lungo fiume con i colori autunnali e, visto che per essere buoni viaggiatori, bisogna essere buon gustai, a volte pure coraggiosi, al MS Danubius Restaurant la Cernohorsky Rezen, fettina di maiale o pollo impanata nella pastella di patate e fritta, poi servita con formaggio fuso e crauti, sappi che è una vera bomba.

L'anatra arrosto al Ristorante Modrà HviezdaL'anatra arrosto al Ristorante Modrà Hviezda

E, a proposito di mangiare, la bella ed elegante facciata di Bratislava è in netto contrasto, del tutto positivo, con ciò che si scopre dentro un’osteria. Si mangia direttamente sul nudo tavolo di legno senza tovaglia, ci si apparecchia da soli con le posate lasciate pulite al centro del tavolo, abbellito da centrini di pizzo, fiori e candele. Le pietanze sono per lo più calde e sostanziose viste le temperature, sapori forti che sottolineano la storia intricata di questo paese.

Io ho adorato la cucina slovacca, sarà perché è fatta fondamentalmente di carne, patate e formaggio. Non mi è mancato il Goulash, ordinato da Jimmy’s Restaurant e allo Slovenska Restauracia anche se il più buono rimane quello di cervo al Modrà Hviezda, il mio piatto preferito in assoluto: originario della Turchia ivi portato dal dominio ungherese, è uno spezzatino di manzo piccantino servito con tre/quattro fette di pane bianco knedľa da bagnare nell’abbondante sugo.

Il Goulash al Ristorante Modrà HviezdaIl Goulash di cervo al Ristorante Modrà Hviezda

Ho anche assaggiato il piatto nazionale Bryndzove halusky so zincicou (unica cosa che non mi è piaciuta, forse perché insipido), gnocchi di patate con pecorino fresco e pancetta fritta; del prosciutto cotto con il burro e un tagliere di formaggi tipici spolverati con paprika (bryndza,oštiepok) fondamentali nella vita contadina. Posto d'onore per la zuppa di aglio Cesnaková anche se la porzione era esagerata!

Vista l'abbondanza delle porzioni, è sempre stato impossibile arrivare fino al dolce ma a Bratislava c'è un posto speciale dedicato solo ed esclusivamente a questo piacere ed è la storica pasticceria che trovate nel centro: Konditorei Kormuth. Sebbene pagare dieci euro per un pezzo di torta e una bevanda possa sembrare esagerato, l'ambiente che ti accoglierà varrà ogni centesimo. I suoi interni affrescati rinascimentali che narrano la storia della città, l'atmosfera di una regale sala da tè, gli arredi direttamente dal XVI al XIX secolo, le sue tazzine di ceramica ottocentesca ti faranno letteralmente perdere la testa. I dolci son buoni ma io non ne vado pazza, sono entrata solo per la bellezza del posto, lo ammetto!

Lo Strudel della pasticceria Konditorei KormuthLo Strudel della pasticceria Konditorei Kormuth

Ed infine, ultimo ma non ultimo, un paio di consigli su dove dormire a Bratislava. La prima volta io ho soggiornato all'ostello Pension Petit, centrale, pulito e super economico, la seconda volta, mi son trovata meglio come posizione prenotando un appartamento proprio sotto Stare Mesto, cerca su Booking.com il Pollock Apartment in Old Town, spazioso, economico e con una bella vista su una parte della città e sul Castello.E' al quinto piano ma c'è l'ascensore.

Come spostarti a Bratislava? A piedi. E' una grande città ma il suo centro storico è piccolo e si può girare a piedi, in alternativa, è ben collegata con una rete di tram e filobus anche alla stazione da dove puoi prendere anche un treno che in due ore ti porta a Budapest (alla modica cifra di Euro 17,50 A/R). Dall'aeroporto dista dieci chilometri, prendi il bus n. 61 o prenota Uber che per sette euro ti porta in centro, idem per raggiungerlo il giorno della partenza. 

Riflessi del Municipio di Bratislava
Riflessi in un giorno di pioggia del Municipio di Bratislava

 Se ti consiglio Bratislava? Ma certo che sì! Un weekend basterà per innamorartene, hai la mia parola!

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[Sono una parte di tutto ciò che ho trovato sulla mia strada – Lord A. Tennyson]

E sono così tremendamente felice di avere ben due piccole parti di Brat! È stato bello tornare, io che in un posto due volte non torno mai, eppure questa volta ho capito perché è necessario tornare, non sempre e non ovunque, ma in quei posti che hanno visto in te due persone diverse sì, ti concedono una lezione che non dimentichi.

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