Sardegna Street Art - San Gavino Monreale

La steet art o ti piace o non ti piace, o la ami o la odi. E’ una forma d’arte travolgente, a primo impatto pesante. Sono muri immensi e colorati, tinte sgargianti, segni decisi a volte incomprensibili. Sono muri ululanti, ti gridano dietro di prestar loro attenzione, ti strappano qualche minuto alla vita e ti trascinano dentro nuove prospettive. E poi d’un tratto la leggerezza.

Nella street art c'è l'anima di una città, di un paese, di una nazione intera. Ci si legge di tutto dentro i murales, dentro i graffiti: dagli usi e costumi agli stati d'animo di una comunità. Arte pura che non teme il logorio del tempo ma che conosce il suo potenziale a breve termine e lo sfrutta totalmente.

Inutile dirtelo, io vado pazza per la street art! Passione che mi ha portato fino a Berlino quest’anno e, proprio un mese fa, finalmente a San Gavino Monreale, la città dello zafferano nella provincia del Sud Sardegna e nel mezzo del Campidano che, da qualche anno a questa parte, sta dando nuova vita alle sue pareti silenziose, alle piazze poco frequentate, a viuzze nascoste e sconosciute.

Animali da Cantiere by UndiciSei SquadAnimali da Cantiere by UndiciSei Squad

Ma se a Berlino sai bene dove trovare il quartiere che si differenzia per metri quadri spumeggianti, lo stesso non avviene a San Gavino. Qui avrai bisogno innanzitutto di una mappa dei graffiti (clicca qui per scaricarla) o di una buona dose di pazienza perché, essendo questo progetto in piedi da pochi anni, i murales sono poco più di una trentina (numero in continua crescita!) e sparsi per tuuuutta la città.

Oppure avrai bisogno di prenotare una visita guidata con chi tutto questo lo ha ideato e creato: i fantasiosi ragazzi dell’associazione Non Solo Murales di San Gavino Monreale Un Paese di Artisti. Te lo suggerisco non perché mi hanno pagato per scriverlo ma perché io non ho avuto modo di farlo insieme a loro e mi sono persa per San Gavino una decina di volte (con e senza macchina!) e, soprattutto, non ho potuto ascoltare il loro appassionante racconto, graffito dopo graffito.

E' proprio dalla loro brillante idea, dapprima come un semplice gruppo di amici, che nasce una nuova visione di una città che quanto ha dato ha perso, della sua storia e del suo passato importante, dei suoi problemi e delle sue paure che nel tempo l’hanno segnata e fatta salire agli onori della cronaca. Una visione fresca, giovanile che non cancella nulla anzi lo pennella dettagliatamente su pareti gigantesche.

E così, tra i tipici portali campidanesi, grandi e a volte in legno colorato, il silenzio di una fonderia e l’anonimato di una cittadina, iniziano a sbucare fuori immense e strepitose opere d'arte degli street artists più creativi e celebri a livello internazionale che raccontano, raccontano, raccontano…

Kore by Jorghe
Kore by Jorghe

Kore di Giorgio Jorghe Casu è (a mio modo di vedere) l’opera che più di tutte rappresenta appieno ciò che sta avvenendo a San Gavino.

Kore è Persefone (per i romani Proserpina), moglie di Ade re dell’oltretomba, regina che durante i mesi freddi governava assieme al marito nell’aldilà, mentre nei mesi caldi si recava sulla Terra e tutto rifioriva al suo passaggio. Duecentoventi metri quadrati di bellezza al n. 252 di Via Roma.  

La bellissima Eleonora d’Arborea che ricorda un po’ i manga, nella Vecchia Stazione Ferroviaria, sempre di Jorghe, ricorda a tutti quanto sia antica la storia del territorio di San Gavino e quanto lustro abbia avuto la zona quando nel Castello di Monreale, a pochi chilometri dalla città, arrivò proprio Eleonora d’Arborea.

Eleonora by Jorghe
Eleonora by Jorghe

E a questa importante figura storica è dedicata anche una lunga via che oggi ospita quello che vuole essere, ed effettivamente è, un museo a cielo aperto: Su Bixinau de Oristanis.

Un progetto a dir poco spettacolare dell’artista Sergio Putzu che ha regalato nuova ed eterna vita alla cultura sarda, quella contadina, fatta di sacrifici ma anche di colori, usanze, sapori, tradizioni e profumi che non si dimenticano. Pizzi, merletti, fenicotteri che volano, la raccolta dello zafferano, abiti sardi, un vecchio che fuma la pipa, francobolli, cavalli al pascolo… una storia bellissima, quella di tutti noi.

Bixinau de Oristanis by Sergio PutzuBixinau de Oristanis by Sergio Putzu

Storie di Sardegna che si rincorrono ad ogni graffito, uno più incredibile dell'altro, fra simboli e rappresentazioni fantasiose che rispecchiano una realtà celata ma tangibile. Storie di Sardegna, di San Gavino, dell'Italia tutta che si raccontano fra i mille colori di una chiassosa street art isolana. Storie una più affascinante dell'altra.

Ma la più bella è solo una, il filo conduttore che le lega tutte. 

Un paese che tenta di riscattarsi, di farsi bello sì, ma trasmettendo qualcosa di forte, che cerca di scrivere un nuovo capitolo della sua storia, culturale ed economica, attraverso ciò che di più nobile ha trovato fra le sue mura: l'amicizia e l'arte.

Un paese semi sconosciuto alle carte turistiche che ha messo nelle mani delle tinte più vivaci il suo futuro e che punta a diventare il più bello grazie al colore.

Meta imperdibile per tutti gli appassionati di street art, di storia, di vita.

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QUI TROVI IL VIDEO CHE HO GIRATO A SAN GAVINO (e non dimenticare di iscriverti al mio canale You Tube!)

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Tags: sangavinomonreale, sudsardegna, streetart

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