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Alla scoperta della Barbagia di Seulo – Esterzili (prima tappa ontheroad2016)

"La mia Sardegna ontheroad" è un piccolo progetto nato per gioco durante l’estate 2015 che mi sta portando in giro per la Sardegna tra strade sconosciute e posti mai visti.

La prima tappa dell’edizione estiva lunga dieci giorni, nasce parlando un giorno con una delle figure sarde che ammiro di più, una persona che ha nel cuore quest’Isola quanto me e che, con il suo invidiabile lavoro, riesce a portare alla luce luoghi, culture e tradizioni che altrimenti finiremmo per conoscere in pochi. Con Matteo Setzu, celebre fotografo per passione, senza esserci mai visti e conosciuti , iniziamo una discussione nel web circa le mie origini, il mio trisavolo materno era di Seui o di Seùlo non è ben chiaro, e del perchè non inserire questa parte di Sardegna, nascosta ai più, nel programma estivo de #lamiasardegnaontheroad. E’ un periodo l’estate nel quale le spiagge son sature e la montagna ha bisogno di gente, quindi perchè no?

Con la sua gentile dritta e con la mia curiosità sempre oltre limite, segno come prima tappa, ad occhi chiusi, la Barbagia di Seulo per il 14 e il 15 agosto 2016.

Arrivarci è facile da qualsiasi punto della Sardegna, basta solo un pò di spirito d’avventura e occhi ben aperti, soprattutto se siete soliti perderVi come la sottoscritta! Io son arrivata da Oristano, per cui ho proseguito perVillaurbana, Usellus, Nurallao,Villanova Tulo e qui poi ho imboccato la strada per Esterzili, la mia prima tappa, tornando poi indietro il giorno dopo per raggiungere Seulo.

Il territorio che offre questa parte di Barbagia è incantevole, direi più fiabesco. Si attraversa il Lago Medio del Flumendosa nel quale si specchiano le verdi colline (ed è proprio qui che ho conosciuto di persona per puro caso Matteo!!!), si incontra il trenino verde trainato dalla locomotiva ancora a vapore e che ancora fischia felice, si respira qualcosa che appartiene a tempi e luoghi da noi lontani: la pace. Ho attraversato strade deserte dai panorami mozzafiato, interrotti da paesini arroccati qua e là; ho zig-zagato su curve in discesa ed in salita e, soprattutto, mi son riempita gli occhi di una bellezza sospesa nel tempo, lontana da tutti e da tutto.

Esterzili è un piccolo paese di poco più di 600 anime, ben protetto dal monte Santa Vittoria (sul quale si può salire a godere del panorama a 1212 metri s.l.m.), ha degli angoli colorati tra le sue viuzze che resteranno nel cuore per sempre. Capito qui proprio il giorno dell’annuale sagra de Su Frigadori (pane squisito a base di patate e cipolle) e de Is Cocoeddas (specie di culurgiones fritti con patate e ciccioli di maiale) e il paese è tutto un brulicare di timidi turisti e sorridenti paesani. Si fa presto a girarlo, anche se non si è mai completamente sazi degli splendidi murales che parlano della vita quassù, ma in questa giornata di festa ci sono da visitare tutti i cortili e le case dedicate all’esposizione e alla vendita di prodotti tipici della zona e poi c’è da mangiare di tutto e di più con il sorriso delle donne del paese che orgogliose mi riempiono il piatto di tutte le loro delizie e alle quali io chiedo nomi e ricette a tutto spiano! Mi sento quasi quasi anch’io una turista, ma vengo subito scoperta quando un gentile anziano del paese, invitandomi a sedere in piazza, sotto un palazzetto con bellissimi murales, mi parla in dialetto ed io rispondo.

Sono così felice di avere nel sangue diversi pezzi di Sardegna, mi permettono di capire tutto, anche la versione sarda di Cenerentola. Prima che la Sagra raggiunga l’apice, veniamo invitati ad appollaiarci su terrazze, finestre e muretti, tra i cortili di vecchie dimore, per assistere alla rievocazione storica de Su Delittu e Porta. La divertente recita in lingua sarda e, ovviamente, in costume tradizionale, ci tiene con il fiato sospeso mentre l’antipatica madre inveisce contro il padre, brav’uomo, che si azzarda a far uscire da casa la sua figlia prediletta per provare la scarpetta, e che ci fa tutti sospirare: “oh grazie al Cielo in questo racconto il destino di una fanciulla non è nelle zampe di topini e uccellini blu!”. E così, presto arriva il giovane principe a cavallo ed è una grande festa sulle note di Nanneddu Meu! Si mangia, si beve, ci si abbraccia, l’amore ha trionfato e a noi altri non ci resta che applaudire emozionati e correre a rimpinzarci di cocoeddas sulle note del ballo sardo!

Esterzili, non soddisfatto già del suo fascino, per questo giorno chiama in soccorso i meravigliosi colori del Coro Carrales e del Tenore Orgolesu oltre alle storiche maschere tradizionali dei Boes e Merdules di Ottana. Le vie e le piazzette tra voci profonde e suoni di campanaccio, profumano di cose buone, dai sapori antichi, di quei sapori tipici della cucina dei nonni. E’ una giornata piena di risate, di gente, di bellezza, di balli in piazza, di colori, di genuinità, una giornata che non voglio dimenticare.

Mentre la grande festa è in atto, la sera, mi rattristo un pò, devo andar via, la mia tabella di marcia non perdona. Mi trattengo là per la notte, accolta come una figlia nel B&B Su Solianu della gentile Sig.ra Luciana, ascolto la musica sarda che fa eco dalla piazza mentre dalla finestra della mia camera la luna fa capolino sui boschi che abbracciano il piccolo paese e ripenso alla giornata appena trascorsa: mi viene in mente il sorriso di Esterzili, ecco cosa non dimenticherò mai. Il loro sorriso.

* * * to be continued… * * *

P.s. GRAZIE DI CUORE MATTEO!

Per i consigli, per la gentilezza, per le foto e per la meraviglia che con il tuo lavoro porti dentro le nostre case!

Commenti   

0 #1 DoppiaVu 2017-07-19 15:25
Se ricapiti da quelle parti non mancare di visitare alcuni siti archeologici alla spalle del Monte Santa Vittoria. Sto parlando del tempio a megaron più grande nel bacino del Mediterraneo: Sa Domu 'e Orgia, nella quale sono stati rinvenuti diversi bronzetti di raffinatissima fattura. Nei suoi pressi inoltre (sempre sul versante est del Monte) potrai dissetarti con le acque perenni che sgorgano dalle sorgenti nuragiche di Monte Nuxi. Dal Monte santa Vittoria invece, se la giornata è particolarmente tersa, riuscirai a vedere il mare delle coste est ed ovest dell'isola. Buon divertimento :-)
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