Un grande e immenso sì a Sa Sartiglia!

Salvaguardiamo questo capolavoro affinchè se ne possa evitare la scomparsa, affinchè ci sia più sicurezza, affinchè ci sia ancora più partecipazione positiva, affinchè ci siano regole piu severe, più controlli, affinchè Essa valorizzi l’immagine della Nostra Isola nel mondo.

C’è chi ridicolizza la candidatura de Sa Sartiglia a diventare l’ennesimo fiore all’occhiello d’Italia nella lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità a causa della violenza sugli animali (ma quale?), per la pericolosità della corsa dei fantini (ma di cosa stiamo parlando?) e per la poca sicurezza del pubblico (stiamocene tutti chiusi a casa allora!). C’è chi sostiene che non ci si accontenta più dell’evidenza del fascino e della bellezza di una tradizione, ma si è alla continua ricerca di qualcosa che possa attestarne per iscritto la meraviglia.

Ma non è che non bastano più. E non è una caccia ad accrediti immeritati o all’estorsione di premi non validi. No. Questo NO!

E’ la ricerca di un SI’ alla grandiosa manifestazione. Sì alla tradizione. Sì ai cavalli che sono curati con immenso amore. Sì agli esperti fantini che ogni anno ci mettono il cuore. Sì al grande pubblico amante del palio. Sì alla gioia sprigionata dai colori che incorniciano la giostra equestre. Sì al duro lavoro degli organizzatori che credono fermamente nella lealtà di cavalieri, veterinari e addestratori.

Sì a Sa Sartiglia. In modo da farla brillare ancora più in alto, perché una manifestazione di così alto livello COSTA. E costa tanto! E se si continua a ferirla e a riempirla di cattiverie gratuite senza fondamento, ci ritroveremo senza uno spicciolo per garantire sicurezza e sempre migliori controlli; e in pochi a difenderla, apparendo agli occhi del mondo come killer diabolici assettati di sangue equino e umano!

Gli animali meritano l’immenso nostro rispetto. E Sa Sartiglia non è di certo paragonabile al maltrattamento animale, come invece dai più è definita. Sicuramente si può fare ancora di più, ma si è già ad un ottimo livello di serietà, di cura e di attenzione. Più è conosciuta in termini positivi, più fondi arrivano. E più fondi arrivano, più la gestione è superiore.

“I cavalli vanno lasciati liberi di correre nei campi lungi dalla cattività”. Beh… allora gli uomini devono tornare alle caverne, vestirsi di stracci sintetici, mangiare solo foglie di corbezzolo e attraversare mari e monti con le proprie gambe. I secoli passano, i millenni avanzato, la mente umana si evolve (anche se non è per tutti!!!). L’uomo ha bisogno dell’animale tanto quanto l’animale ha bisogno dell’uomo. La loro vita si intreccia sin dall’alba dei tempi ed è un continuo Do Ut Des. Ricordiamocelo.

SI’ A SA SARTIGLIA.

Le vivaci tinte dei vestiti tradizionali, la bellezza delle maschere, i giochi di sguardi dei cavalli, le mani esperte dei fantini, l’eleganza acrobatica dei purosangue, la felicità di un bambino che ne accarezza il muso, il boato alla conquista della stella, la classe de Su Componidori, l’inviolabilità della sua vestizione, l’adrenalina dei cavalli, i ritmi gioiosi di tamburini e trombettieri, l’innata nobiltà dei destrieri al trotto, il talento dei fantini al galoppo, la spettacolare coreografia della sfilata di apertura.

L’emozione nel sapere che all’interno de Sa Sartiglia convivono elementi tradizionali e culturali tramandati da secoli e secoli, è tutto un aggrovigliarsi di vecchi riti pagani e cristiani, e le sue origini sono da ricercare nell’Europa medievale dalle influenze spagnole.

Sa Sartiglia è la magia di tutto l’insieme. Amore. Impegno. E, soprattutto, RISPETTO.

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