Voes, fotografia e cultura - L'intervista

La fotografia è una parte fondamentale della mia vita - passione ereditata da mio padre - che mi ha portato un anno fa ad incrociare la strada di alcuni Fotografi olbiesi (lettera maiuscola d'obbligo), proprio in un fresco ma soleggiato giorno di marzo.

Era un workshop di fotografia paesaggistica - il loro primo workshop tra l'altro - nella location strepitosa di Capo Ferro (Porto Cervo) e, appena strette le loro mani, ho capito che non sarebbero stati solo dei semplici professionisti da ascoltare, ma sarebbero diventati le mie guide sul magico pianeta della fotografia, quello serio, quello vero, quello che aspettavo da tempo di conoscere fino in fondo, quel mondo fatto di tecnica impeccabile ma soprattutto di immensa passione.

Siete curiosi di conoscerli? Ora ve li presento.

Gian Carlo Caboni, fotografo professionista, tra parlantina ed occhi blu, ha la predilezione per progetti fotografici fatti di persone. I suoi scatti parlano, raccontano storie attraverso corpi femminili adagiati con grazia fra le rocce di un torrente, capelli lunghi scompigliati dentro una foresta, eleganti mani che si intersecano fra fiori di campo e sabbia bianca. Un poeta della luce, un gran sognatore e, soprattutto, una professionista disponibile e umile. 

Gian Carlo Caboni PhotographyGian Carlo Caboni Photography

Fabio Serra, fotografo per passione, marito e papà, è il custode di segreti fotografici che rivelerà solo sotto tortura (a meno che non vi veda in grosse difficoltà mentre maneggiate la fotocamera), padrone di una tecnica fotografica impeccabile sforna scatti di fotografia paesaggistica talmente perfetti che vien da chiedere se sia umano. Onde del mare in movimento, scorci di cieli notturni che sembrano respirare, pezzetti di Sardegna nascosta che, passando attraverso il suo sguardo, diventano dei quadri surreali.

Fabio Serra PhotographyFabio Serra Photography

Alberto Barroccu, fotografo a metà tra passione e professione, in silenzio e con una calma disarmante, ha la capacità di guidarvi verso lo scatto perfetto, con lui alla regia non potrà che uscire un capolavoro. Un paio di dritte a bassa voce e qualche consiglio sussurrato e lo scatto bomba è assicurato (pure la rima n'è uscita!). Che si parli di ritrarre uno scorcio marino, un cielo notturno o un paio di occhi, il risultato sarà lo stesso: uno scatto magistrale.

Alberto Barroccu PhotographyAlberto Barroccu Photography

Mark Federighi è docente di fotografia nella lontana Miami e, per questo, non ho avuto ancora la fortuna di conoscerlo personalmente. Ma attraverso i suoi scatti concettuali e le chicche raccontatemi dai suoi compagni d'avventura, è come se conoscessi già la sua simpatia, la sua bravura nello sfornare stupende fotografie e, soprattutto, il suo essere sempre presente nelle uscite fotografiche sarde anche quando si trova a mille mila chilometri da qui.

Mark Federighi PhotographyMark Federighi Photography

Dario Bertini è il video-maker del gruppo, regista sulla carta (sebbene lui non voglia che io lo scriva, io lo scrivo lo stesso) dalle esperienze lavorative interessanti, è un giudice severo sebbene la sua umiltà sia palpabile, è il più grande nonchè il più saggio (non me ne vogliano gli altri), quello che proprio due anni fa ha messo i quattro ragazzini davanti ad una decisione che sembrerebbe scontata ma non lo è...

Dario BertiniDario Bertini

Che farne di tutti gli scatti conservati in un buio disco rigido e delle avventure in giro per gli angoli più nascosti e suggestivi della Sardegna? Condividere sui social e farsi conoscere, bene. Stampare le foto e appenderle alla parete del soggiorno, anche. Raccontare agli amici cosa significa addormentarsi dentro un cespuglio alla Bear Grylss, aspettando di fotografare l'alba, forse. Ma perchè non fare qualcosa di più?

Dopo svariati anni di amicizia, centinaia di uscite fatte di cavalletti, filtri e coccodrilli (le caramelle gommose, che credete!), migliaia di idee scambiate, innumerevoli avventure goliardiche, infiniti confronti e magistrali scatti da togliere il fiato, decidono così di dare vita alla loro concezione di fotografia, di Sardegna, di storia e di bellezza attraverso uno strumento eterno: un libro.

Nasce quindi, prima di tutto, VOES nel marzo del 2015, associazione culturale con l'intento di favorire la conoscenza, la promozione, la pratica, lo sviluppo e la diffusione di attività culturali legate al mondo dell'immagine, della fotografia e dell'arte nel suo più ampio significato. Attraverso la loro creatura inizia così il loro nuovo viaggio fatto innanzitutto di insegnamento, tra workshop e corsi di fotografia di successo - è iniziato a gennaio quello presso la UniTre di Olbia - di sperimentazione, sempre alla ricerca di nuove vie creative coniugando tecnica e fantasia, e di progetti freschi e innovativi come le mostre che li hanno visti protagonisti in giro per la Gallura per molti mesi durante il 2016. 

In particolare, VOES - che in sardo significa voci - attraverso quello che sarà il progetto editoriale, vuol dare voce appunto alla Sardegna attraverso la fotografia e il video. Perchè? Innanzitutto ciò che lega un sardo alla sua terra viene prima di qualsiasi altro motivo, è come se ci si sentisse in debito con essa e si cercasse di portarla alla luce in ogni modo possibile. E poi perchè la fotografia è il mezzo perfetto per comunicare una storia in modo leggero ma profondo, perchè un fotografo è fondamentalmente un racconta-storie e loro hanno voluto andare oltre un singolo scatto, hanno pensato a quale fosse la storia più bella della loro Terra e hanno deciso di investire in questo piccolo grande sogno.

E quale storia più bella ed interessante da raccontare se non quella più antica e profonda della nostra Sardegna

Sardegna Nuragica by VoesSardegna Nuragica by Voes

Nel libro che uscirà proprio nelle prossime settimane sia in Italia che negli USA e che sarà solo il primo volume, viene raccontata per immagini - affiancate dai testi dell'Archeologa Fabiola Atzori - una storia unica al mondo: i nuraghi. Ancora avvolto nel mistero, il loro sarà un suggestivo racconto fatto di fotografie che rasentano la perfezione e che ritraggono queste ancestrali opere durante un lasso di tempo particolare ed impensabile: dal tramonto all'alba. Avete letto bene. Sarebbe stato troppo scontato fotografare un nuraghe sotto il cielo blu delle primaverili tre del pomeriggio o sotto un cielo plumbeo delle cinque di un pomeriggio invernale. La loro idea, diventata realtà, è regalare un'originale testimonianza fotografica - accompagnata da eccezionali video - della Sardegna nuragica che possa rimanere nel tempo.

Son stati scelti 150 nuraghi (su 7000 che ce ne sono) e di questi 150 la maggior parte sconosciuti alle cronache archeologiche. Questa accurata selezione, frutto di una ricerca minuziosa, è dettata proprio dalla voglia di andare oltre anche a quel poco che di Sardegna si conosce, mostrare a tutti che questa nostra Terra ha ancora molto da offrire sebbene la maggior parte di questo "molto" sia decisamente celato per non dire occultato. Per esempio, del nuraghe Voes - dal quale prende il nome l'associazione - nel territorio di Nule non si sa assolutamente niente.

Le costruzioni megalitiche di pietra, riconosciute nel 1997 Patrimonio dell'Umanità, sono state immortalate dalle esperte macchine fotografiche dei nostri cinque eroi sotto una coltre di stelle, con alle spalle un'alba mozzafiato, durante un tramonto colorato di rosso o nel frattempo che si apprestava a giungere l'ora blu. Un lavoro nato naturalmente grazie al loro spirito avventuriero, che personalmente non vedo l'ora di vedere!

Sardegna Nuragica by VoesSardegna Nuragica by Voes

Un libro che vuole essere una piccola enciclopedia da leggere e custodire, una guida all'avventura e alla scoperta di un'affascinante pezzo di storia, un originale registro fotografico che diventa un documentario attraverso i video ad esso collegati, un libro che rispecchia lo spirito di ognuno di loro e dell'associazione stessa nella quale si mescolano innovazione e passione. 

VOES nasce come una timida idea, cresce come una speranza e credo fortemente che, continuando così, si affermerà come una grande realtà di cui la Sardegna ha bisogno per la valorizzazione del territorio, ma di cui abbiamo bisogno anche tutti noi per l'esempio che sta dando nel suo piccolo: a coltivare un sogno con costanza e dedizione si finisce per vederlo concretizzarsi con grande orgoglio.

C'è ancora tanto altro nelle loro giovanissime menti, ma non vi svelerò altro... SEGUITELI e ne vedrete delle belle!

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Tags: intervista, olbia, voes, fotografia

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