Città di sardegna: CAGLIARI.

Presa bonariamente in giro come terra di confine con il continente africano, ha di quest’ultimo solo la distesa di palme da datteri che puntellano il lungomare, sul quale, da una parte musicano gli alberi argentei delle giovani imbarcazioni hi-tech, dall’altra le prosperose costruzioni degli antichi palazzi raccontano la storia di Cagliari agli impreparati passanti.

Capoluogo della Sardegna, posta all’estremo Sud-Ovest dell’isola, antica e stra-conquistata da diversi popoli, nasce su sette colli e si affaccia sul Golfo degli Angeli. Gioviale, semplice e aperta, nonchè culturale, architettonica e storica. Io trovo che Cagliari sia una città bellissima e ora ti dirò perché hai bisogno di visitare Cagliari almeno una volta nella vita.

Per il panorama dal colle-quartiere di Castello, dalle prospettive diverse ad ogni sguardo; per i colori e i profumi della tradizione Sarda che la avvolgono; per la luce del sole che ne illumina tutte le sfumature, in ogni stagione dell'anno. Una città preziosa che si immerge con disinvoltura tra mare e terra, tra ciò che è stato e ciò che verrà, tra la natura e l’artificio.

Per incantarti sotto l'imponente bastione Saint Remy con il suo classicheggiante arco di trionfo o sull’elegante terrazza Umberto I, o perderti sotto i portici di Via Roma fra dolci arcate e rimanere poi in silenzio davanti alla vista sull’orizzonte d’acqua dal bastione di Santa Croce con affianco la medievale Torre dell’Elefante.

Troverai ingegnosa la Cittadella dei Musei, perché varcando l’arcata che ne segna l'ingresso ti sembrerà di entrare in un altro mondo, quello erudito. Al suo interno il Museo Archeologico, la Pinacoteca Nazionale, le cere anatomiche del Susini e il Museo d’Arte Siamese, dentro un ordinato via vai di vicoletti luminosi fra bouganville e piante di ogni genere che portano all'ennesima terrazza panoramica: Cagliari non smette di mettersi in mostra.

La ex sinagoga, la Basilica di Santa Croce, la Cattedrale di Santa Maria, la Basilica di Nostra Signora di Bonaria conferiscono alla città, con la loro magnificenza, un grado di austerità che invece a prima vista non le daresti.

La scarpinata tra le viuzze strette lastricate della città alta svela particolari che rendono l’antica Caralis ancor più graziosa.

Gli affollati portici di Via Roma con i suoi mille negozi e caffè le danno l’aria di grande metropoli, assieme alla storica Piazza Yenne, luminosa e piena di vita.

E poi ancora il lungomare, le vie dello shopping, la meravigliosa e chilometrica spiaggia del Poetto, il suggestivo promontorio della Sella del Diavolo le fa da sfondo, gli stagni di Molentargius, di Quartu, di Santa Gilla ne incorniciano l’area urbana.

E improvvisamente ecco Cagliari: una città nuda che si alza ripida, ripida, dorata, accatastata nuda verso il cielo dalla pianura all’inizio della profonda baia senza forme. E’ strana e piuttosto sorprendente, per nulla somigliante all’Italia. La città si ammucchia verso l’alto, quasi in miniatura, e mi fa pensare a Gerusalemme: senza alberi, senza riparo, che si erge spoglia e fiera, remota come se fosse indietro nella storia, come una città nel messale miniato da un monaco. Ci si chiede come abbia fatto ad arrivare là. Sembra la Spagna, o Malta: non l’Italia.” (D.H.Lawrence)

Il suo fascino sta nell’acqua, dalla quale si erge temeraria; acqua che si mescola alla terra e alle sabbie più fini, e sale su come in un vortice, come in una pittoresca creazione divina. Ariosa, fresca, raggiante…tutto questo è Cagliari, il capoluogo che riflette perfettamente ciò che l’intera Regione Sardegna è: ariosa, fresca e raggiante.

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