Alla scoperta di Norbello - Perla del Guilcier

Il territorio della provincia Oristano è tanto vario e vasto quanto sconosciuto e snobbato, ma c'è un piccolo paese che negli ultimi tempi sta facendo parlare di sè, che sta sgomitando per diventare qualcosa di più di un centro disperso nella sub-regione del Guilcier ed è Norbello, Norghiddo alll'anagrafe sarda, perla semi grezza della provincia.

Milletrecento abitanti, trecentocinquanta metri sul livello del mare, cinque minuti netti dall'uscita 'Abbasanta' della S.S. 131, distante dalle spiagge paradisiache della costa centro occidentale sarda una trentina di minuti. Ma quest'ultimo dettaglio non ci interessa, a dir la verità. A Norbello 'c'è qualcosa di più profondo del nostro mare'. Cosa?

Quello che dovrebbe essere presente in ogni dove. Una comunità attenta al proprio bene ed una amministrazione comunale in linea con essa.

Norbello è retta da un modo di pensare che, possiamo definire senza polemica alcuna, di questi tempi, rivoluzionario: prima il paese, poi tutto il resto. E questo non è un qualcosa di astratto, un castello costruito in aria fra promesse e illusioni, no. E' tangibile, è una certezza, è la percezione che uno che viene da fuori, da lontano, effettivamente ha. 

Casa in pietra basaltica tipica - Domusnovas Canales
Casa in pietra basaltica tipica - Domusnovas Canales

A Norbello hanno obbiettivi ben precisi: non finire nel dimenticatoio, brillare e fare turismo giocando pulito, senza vendere la propria identità. Una meta comune da raggiungere passando, ovviamente, dal passato, per creare un ponte per il futuro. Una meta da raggiungere con il sorriso che, qui, sul viso delle persone non manca.

Norbello ed il suo circondario sono così arrivati ad offrire un ventaglio di proposte che coprono le esigenze di un residente quanto quelle di un turista. A Norbello hanno ben chiaro il significato di turismo esperienziale, fra l'altro, concentrati come sono ad andare oltre ad una semplice e superata idea di 'fare turismo'.

Milletrecento abitanti ed un pugno di case, mi piace sottolineare la piccolezza fisica in netto contrasto con la grandezza delle opere, delle idee, dei progetti.

Nei sentieri del Guilcier
Nei sentieri del Guilcier

Io l'ho scoperta in un caldo giorno di agosto durante il blog tour #NorbelloExperience ideato da Daniela Madau aka Damadelguilcier in occasione del simposio di scultura, arte, tradizioni, cultura ed enogastronomia organizzato per commemorare la Quercia della Memoria, iniziativa curata dall'Associazione Castel di Sella, con i contributi del Comune di Norbello e dell'Unione dei Comuni del Guilcier.

Manco a dirlo, me ne sono innamorata e Norbello entra così di diritto nella lista di quei luoghi da vedere, da vivere soprattutto, nella silenziosa provincia di Oristano.

COSA FARE A NORBELLO: ARCHEOLOGIA

Una passeggiata in mezzo alle tranquille campagne intorno al paese, vi porterà a ritroso nel tempo e no, non vi perderete, perchè è tutto perfettamente segnalato da grandi cartelli (con spiegazioni annesse). Il territorio di Norbello è abitato sin dall'epoca prenuragica e nuragica, delle quali rimangono ancora numerose testimonianze nelle domus de janas, nei ventotto nuraghi che puntellano tutta la zona (il Sirboniga e il Suei quelli meglio conservati), nelle tombe dei giganti (da quella di Suei si gode di un panorama favoloso, tra l'altro, che spazia sino al lago Omodeo). Luoghi ancora abitati nel periodo punico e romano ai quali periodi son collegate le urne cinerarie ritrovate qui e in poche altre zone della Sardegna. Per arrivare fino ad al periodo medievale con il villaggio di Sella e la suggestiva chiesa di Santa Maria della Mercede (che meriterà un discorso a parte). 

Ci fu un tempo-  Ignazio Mele & Paleotour
Ci fu un tempo- Ignazio Mele & Paleotour

In centro invece, fra le bellissime case di pietra basaltica a vista, fra le quali spicca la chiesa parrocchiale dei Santi Giulitta e Quirico, per arricchire la visita archeologica in to the wild troverete l'Antiquarium, un piccolo e grazioso 'museo' dove son conservati numerosi reperti rinvenuti durante gli scavi nei diversi siti della zona. 

Per gli amanti dei nuraghi, la mostra permanente Ci fu un tempo gestita dalla cooperativa Paleotour a Casa Marceddu sarà una gran bella scoperta. Troverete nove modellini dei nuraghi più importanti dell'Isola che, visti in scala ridotta, per assurdo, sembrano ancora più grandi. L'artigiano Ignazio Mele ha riprodotto minuziosamente ogni particolare di questi giganti del passato e la visita, obbligatoria una volta giunti a Norbello, è un lento e curioso ripercorrere le diverse tappe dell'era nuragica, visita resa sublime dalla voce delle guide preparatissime che accompagnano l'esposizione.

COSA FARE A NORBELLO: OUTDOOR & NATURA

Norbello è completamente immersa nella natura incontaminata. I suoi sentieri, dorati d'estate, attraversano fresche querciete e distese sconfinate nella valle del rio Siddo. Uno di questi, un po' impervio, porta alla cascata Liune, un luogo magico, fatato, particolarmente affascinante che ho amato alla follia.

Cascata Liune
Cascata Liune

Un verde intenso stringe forte fra le sue braccia un laghetto dove si specchiano libellule colorate e una piccola cascata d'acqua fresca, raramente secca. Sebbene il Guilcier sia un immenso tavolato basaltico privo di cime, l'oasi di Liune dona a Norbello un sapore di montagna, il posto perfetto dove ritrovare la pace al profumo di terra bagnata e muschio.

COSA FARE A NORBELLO: L'ARTE

Passeggiando dentro il paese di Norbello troverete diversi murales, uno più bello e ricco di particolari dell'altro. Fra le viuzze di basalto e le case antiche alle cui finestre mai mancano gerani rossi e bianchi, verrete sorpresi da questi giganti colorati che ammorbidiscono l'austerità del centro, ordinato e pulito, e narrano scene di vita contadina, dettagli della cultura e della storia norghiddese, racconti che arrivano dall'altra parte del mondo come la lotta all'oppressione coloniale dell'America Latina, in assoluto la mia opera preferita. Per gli amanti della street-art ci sarà da perdere la testa, soprattutto per il contrasto incredibile fra vecchio e nuovo che si fondono in maniera naturale.

Uno dei murales di Norbello
Uno dei murales di Norbello

E, a proposito di arte a Norbello, nella sua piccola frazione Domusnovas Canales abitata da solo una trentina di anime che si battono da anni per non far scomparire la loro minuscola frazione dalla cartina geografica sarda, ho trovato una storia bellissima.

C'era una volta una grande quercia millenaria orgoglio di tutto il territorio. Era un albero grandioso ed imponente con il quale la comunità aveva instaurato lungo i secoli un legame fortissimo. Un brutto giorno però si ammalò, tutti i tentativi per salvarla furono vani e il 2 agosto 2015 cedette, spezzandosi in due. Due erano le soluzioni: o trasformarla in legna da ardere lasciando così solo alla memoria il ricordo di quel monumento naturale o farla resuscitare e fare in modo che non diventasse solo un flebile ricordo lontano. E fu così che, attraverso l'arte, la quercia riprese vita fra le mani di nove artisti che, attraverso otto opere, la fecero rivivere nell'eternità.

Così, oggi la quercia è ancora a Domusnovas Canales, la sua bellezza è ancora incredibilmente tangibile e lo sarà per sempre, incastonata in meravigliose sculture, dal profumo inebriante, che troverete passeggiando per il centro fra viuzze ciottolate dal sapore medievale.

L'Offerente di Aldo Paderi
L'Offerente di Aldo Paderi a Domusnovas Canales
COSA FARE A NORBELLO: I TEMPLARI

E, per caso, zigzagando a Domusnovas Canales vi imbatterete nel Beauceant, il vessillo dei Cavalieri Templari che vi scatenerà dentro mezzo milione di domande e, letteralmente, impazzirete (se come me avete alle spalle centoquaranticinque libri sui loro racconti e una curiosità patologica per la loro storia).

Norbello infatti, oltre a fregiarsi, dal 2016, del titolo ufficiale di Borgo Autentico d'Italia, viene ufficiosamente appellato Paese dei Templari. La loro presenza è testimoniata dalle iscrizioni all'interno della piccola chiesa romanica di Santa Maria della Mercede, intervallate da grandi croci rosse, celate per secoli sotto uno strato di intonato damnatio memoriae. I simboli raccontano meglio delle parole e si rimane incantati e stupiti, forse anche interdetti, per diversi minuti.

Dettagli interni Santa Maria della Mercede
Dettagli interni Santa Maria della Mercede

I Cavalieri aleggiano silenziosi in tutto il paese e, fra proseliti e miscredenti, lo rendono molto suggestivo, tappa imperdibile anche solo per abbandonarsi a racconti e leggende che brillano negli occhi dei suoi abitanti. Ho percepito un alone di mistero, forse voluto, un voler proteggere un retaggio così importante ma, allo stesso tempo, ho letto l'orgoglio e la voglia di gridarlo al mondo.

COSA FARE A NORBELLO: LA CUCINA TIPICA

Templari, crociate, Medioevo, in versione cinematografica, sembrano entrare di forza anche nell'enogastronomia. Perchè? Qui si produce l'idromele. Sì, quello che prepara Fra Tuck e che Robin Hood beve per festeggiare. A Norbello è presente Liune, l'unica azienda sarda, una delle poche in Italia, a produrre l'antica bevanda degli Dei, oltre a miele e ai suoi derivati. Dicono si accompagni bene ai dolci ma anche a tutte le altre portate, chissà se si sarebbe sposato bene anche con gli gnocchi al sugo di pecora che ho sbranato, nonostante i settordici mila gradi, all'ombra della chiesa di San Giorgio a Domusnovas Canales.

Sa Simbula Pintada - Su Framentazu
Sa Simbula Pintada - Su Framentazu

E, a proposito, di leccornie ho da consigliarvi sa simbula pintada, pane tipico sfornato dal panificio del paese Su Framentazu che si dedica dal 2009 alla panificazione di tipo artigianale, che tanto mi ricorda su coccoi, il pane che preparava mia nonna quando ero piccola. Vi consiglierei anche le originali e uniche crepes croccanti de Sa Madrighe, che ho assaggiato a Norbello per caso, ma per trovarle dovrete seguire il food-truck a forma di palla da golf che rotola per l'Isola preparando crepes fatte di semola, imbottite con prodotti sardi a scelta sia dolci che salati. 

COSA FARE A NORBELLO: CURIOSITA'

Per smaltire poi tutte le prelibatezze ci sono ancora due cose che rimangono da fare e, come avrete ormai capito, sono originali e insolite, prerogativa di Norbello.

In primis, visitare il Museo dell'Immagine e del Design Interattivo (MIDI) che, ben sottolinea quanto la comunità sia attenta a se stessa e quanto abbia a cuore il connubio tradizione-innovazione. Per i residenti è il punto di ritrovo dove andare a leggere, dove condividere la visione di film e documentari, dove imparare come realizzare un fumetto grazie ai corsi tenuti da esperti, dove i bambini sperimentano che i fumetti insegnano in modo divertente. Per i turisti è il museo del fumetto, nel centro della Sardegna, lì dove non ce lo si aspetta, un piccolo museo nato dall'idea di un collezionista del posto diventata una realtà di successo grazie al lavoro di tutti. Oggi è la più ampia biblioteca dedicata ai fumetti presente in Sardegna.

MIDI Norbello
MIDI Norbello

In secundis, visitare la mostra permanente sulla storia dell'Arma dei Carabinieri, che si trova proprio davanti alla chiesa principale di Norbello (affianco al bar a tema Templari). Anche questa volta, un singolo ha messo a disposizione la sua collezione privata affinchè tutta la comunità ne potesse usufruire. E' come un museo, si passeggia fra uniformi, equipaggiamenti, documenti e vecchie foto dal 1814 ad oggi. Interessante pezzo di storia italiana e sarda curata dall'Associazione Nazionale Carabinieri sezione di Norbello.

Mostra Permanente Storia dell'Arma dei Carabinieri 
Mostra Permanente Storia dell'Arma dei Carabinieri

Questa è stata la mia #NorbelloExperience e questo, tutto questo, è ciò che consiglio a voi. 

Visitare Norbello è un'esperienza a trecentosessanta gradi. Profondo, profondo è l'aggettivo giusto che lo descrive.

Andateci e perdetevi tra le vie, in mezzo alla natura, negli occhi dei suoi abitanti.

*****
Grazie a Daniela per avermi fatto vivere questa esperienza, al Comune di Norbello per l'ospitalità, ai miei colleghi di viaggio per aver condiviso con me quest'avventura.

Tags: oristano, cosedafareaoristano, blogtour2018, blogtour

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